Una passione che viene da lontano quanto i tre quarti di secolo di questo storico locale di Mestre. Oggi faro per i golosi del baccalà ma un tempo negozio di alimentari dove, il Franco bambino, sentiva papà Favaretto suggerire alle massaie, che compravano lo stoccafisso, di batterlo sempre con vigore prima di acconciarlo in tutte le maniere che fantasia cucinaria possa suggerire. E quella di Franco Favaretto, quando si trova un merluzzo fra le mani, essicato o sotto sale che sia, va ben oltre e hai voglia di dire che è solo stoccafisso per gli uni o baccalà per gli altri e non, invece, …Baccalàdivino. Hanno quasi un secolo di vita, eppure le mura della trattoria in via Gazzera Alta continuano ad essere gelosamente custodite dalla famiglia Favaretto. Fu nonno Pio, detto “Nino”, ad aprire nel 1934 una drogheria gelateria, che successivamente nel 1969 fu trasformata anche in locale adibito alla ristorazione. Una storia lunga settantadue anni, durante i quali la dedizione e la passione per commercio e arte culinaria si sono tramandate di padre in figlio fino all’ultima gestione della nota trattoria “Centrale”, ribattezzata lo scorso anno “Baccalàdivino”.